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LA GUERRA, LA RESISTENZA E LE SFIDE DEL DOPOGUERRA NELL'INDUSTRIA


Descrizione


© Newsbiella

Drammatica esperienza comune a tutte le quattro comunità fu anche la guerra civile 1943-1945. In verità tutta l’area montana biellese si caratterizzò per la presenza di formazioni partigiane numerose e organizzate che diedero un contributo importante alla liberazione dal nazifascismo (Biella avrebbe ottenuto poi per questo nel 1980 la Medaglia d'oro al valor militare). Episodi tragici come fucilazioni, deportazioni, scontri armati, lanci aerei di materiale bellico per rifornire le squadre partigiane hanno segnato la storia dei quattro comuni in quei venti mesi e sono ancor oggi una parte fondamentale della memoria collettiva.

Tornata la pace e superati gli anni difficili dell’immediato dopoguerra, è iniziata una nuova fase di crescita, con l'industria laniera che è ripartita, pur tra alti e bassi, consolidando il suo ruolo di polo tessile tra i più importanti in Europa. Il grande sviluppo industriale, giunto a maturazione in questi decenni, produsse nel suo complesso una profonda trasformazione sociale e culturale, non priva di sfide sociali, urbanistiche e ambientali. L’integrazione dei lavoratori e delle lavoratrici immigrate (prima dalla pianura vercellese e novarese, poi dal Veneto e infine dalle regioni meridionali), l’impatto dei fumi e degli scarichi su aria e torrenti, la necessità di garantire una mobilità sempre più rapida e capillare, la costruzione non adeguatamente governata di edifici abitativi e produttivi in aree improprie sono solo alcune delle criticità che ci si trovò ad affrontare. 



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